Nel magnifico e suggestivo borgo di Saint-Rhemy un’intera giornata dedicata al “re dei crudi”.
Gli attenti gourmet e i buongustai potranno visitare lo stabilimento di produzione dello Jambon, potranno conoscere i segreti, assistere a delle degustazioni guidate, acquistare e assaggiare il Vda Jambon de Bosses DOP ed infine potranno scoprire i vini e i prodotti valdostani. Il Jambon Day sarà anche un’opportunità per scoprire abbinamenti e sapori da coniugare con il gusto speciale del Jambon de Bosses DOP.
Le cosce di suino, attentamente scelte, vengono preparate e lavorate per diventare “Jambon”. Le cosce vengono massaggiate per far fuoriuscire residui di sangue e siero, poi salate a secco con sale marino, pepe macinato, spezie e un miscuglio di erbe autoctone, sono poi tenute a temperatura controllata, lasciando “lavorare” il sale per 20 giorni.
Dopo il lavaggio e l’asciugatura vengono poste nelle camere di stagionatura, dopo di che si procede con la sugnatura e si completa la stagionatura. Un processo di lavorazione artigianale lungo e prezioso perché racchiude il sapere della tradizione di un intero villaggio. La stagionatura si protrae tra i 12 e i 24 mesi in presenza dei fieni del territorio in un luogo fresco e ventilato in grado di riprodurre l’ambiente tipico dei “rascard”.
Il Re dei crudi in tavola
Lo Chef valdostano Paolo Bertholier vi guida in un pranzo degustazione unico nel panorama enogastronomico prenotazione obbligatoria con posti limitati ai numeri 329.5681315 o 333.6508759
L’Associazione Borghi d’Europa ha inserito la Pro Loco Sain-Rhémy-en-Bosses nei progetti d’informazione della rete internazionale.
Contatti
Pro Loco Saint-Rhémy-en-Bosses11010 SAINT RHEMY EN BOSSES (AO)
- Telefono:
- (+39) 333.6508759
- E-mail: chravoyer@tiscali.it
Storia
Il borgo di Saint-Rhémy
La funzione di centro abitato più vicino al colle sul versante alpino meridionale ha caratterizzato Saint-Rhémy nei secoli. Il toponimo latino è Endracinum: in epoca romana sul posto sorgeva un importante mansio a controllo della strada, mentre la villa del dominus Baucius sorgeva poco distante dall’arteria, sulla collina.
Subì le invasioni degli Unni, dei Burgundi, dei Longobardi, dei Carolingi e dei Saraceni, passando di mano in mano tra il VI al X secolo. Secondo la tradizione, durante la dominazione burgunda il re Gontrano, di passaggio per la valle, si fece battezzare da San Remigio arcivescovo di Reims nel 496 d.C., dando quindi il nome al paese.
Saint-Rhémy-en-Bosses è citata nel resoconto dell’itinerario di Sigerico di Canterbury che, attorno al 990 si recò a Roma per ricevere dalle mani del Pontefice Giovanni XV il Pallio; tale percorso nei secoli successivi sarebbe stato chiamato Via Francigena. In particolare la località ne rappresentava la XLVIII tappa (submansio), e fu definita dall’Arcivescovo di Canterbury Sce Remei. Egli vi soggiornò prima di oltrepassare il Colle del Gran San Bernardo.
Monumenti e luoghi d’interesse
- La settecentesca chiesa di San Lorenzo, nella frazione di Saint-Rhémy
- L’ottocentesca chiesa di Saint-Léonard, nell’omonima frazione (capoluogo)
- Accanto alla Chiesa di Saint-Léonard sorge il Castello di Bosses, castello di tipo monoblocco del XIV-XV secolo.
- In località Les Maisons, si trova la casaforte di Chevillien o Chez-Vuillien, che ben conserva una torre cilindrica e una caditoia sul lato est.
- Degno di nota l’antico lavatoio in pietra, con lo stemma dei conti Savin de Bosses.
- Da Saint-Rhémy si può raggiungere il Rifugio Frassati.
- D’estate, si può visitare l’allevamento dei cani di San Bernardo, nei pressi dell’Ospizio di San Bernardo.
- Da Saint-Rhémy si raggiungono con un sentiero le opere del Vallo Alpino; un altro sentiero da Saint-Rhémy porta alla Batteria di Plan Puitz