sabato 19 ottobre 2024

Eurovinum - I vini di Franco Toros al ristorante Casa Traghetto, con Borghi d'Europa


 L'incontro dei giornalisti di Borghi d'Europa con Franco Toros era avvenuto in occasione  delle giornate di informazione in collaborazione con l'Enoteca di Cormons.

Il viaggio del gusto aveva portato a proporre le eccellenze del Collio a Milano,ove i vini
dell'Azienda Agricola Toros sono ben conosciuti ed apprezzati.

Così quando le iniziative di informazione del progetto L'Europa delle scienze e della cultura
(Patrocinio IAI-Iniziativa Adriatico Ionica,Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale
nella regione adriatico ionica), hanno ripreso il proprio cammino, ecco l'incontro a Torviscosa
con l'Amministrazione Comunale, al ristorante Casa al Traghetto per conoscere il nuovo
progetto  Il Cammino delle Identità ('Borghi d'Europa e la collaborazione informativa con il
Parlamento Europeo).

" Ebbene - commenta Renzo Lupatin, giornalista, presidente di Borghi d'Europa -, la famiglia
Missio propone tutti i vini di casa Toros, mantenendo alto il livello d'eccellenza cucina-vini."







Così , oltre ai bianchi (in questa occasione il friulano e il pinot bianco), abbinati al pescato
del giorno, è stato possibile assaggiare anche il favoloso merlot, aperto per un giornalista
della stampa nazionale allergico ai piatti di pesce.
Ma si sa, a Casa al Traghetto si coccola il cliente in tutti i modi (.... e la buona carne non manca
mai.....).




Così i vini di Franco Toros e Famiglia sono stati inseriti ne ìI Cammino delle Identità, a conferma dell'attenzione che i giornalisti riservano alle produzioni d'eccellenza del Collio.


mercoledì 18 settembre 2024

Borghi d’Europa e la collaborazione informativa con il Parlamento Europeo – I vini di Ca Modeano di Palazzolo dello Stella nel progetto internazionale

 

Avevamo incontrato Ippolito Di Martino e i vini di Ca Modeano, alcuni anni orsono, nei nostri itinerari vagabondi alla ricerca degli inediti del buon e bello vivere.

Così quando i giornalisti e i comunicatori di Borghi d’Europa hanno deciso di inserire il Basso Friuli nel progetto ‘ Borghi d’Europa e la collaborazione informativa con il Parlamento Europeo’, si sono ricordati dell’azienda agricola di Palazzolo dello Stella.

Modeano è un piccolo borgo agricolo al limite occidentale della Riviera Friulana, a metà strada tra Venezia e Trieste.

La coltura della vite in questa zona, appartenente alla centuriazione di Aquileia, risale all’epoca romana. La storia di Modeano ha un punto di svolta con l’acquisto del fondo da parte di Norberto Marzotto che all’inizio del Novecento dà vita ad un’azienda modello. A lui si deve il rilancio della produzione viticola e la costruzione della cantina, della scuola e della chiesetta della Madonna del Rosario.

Oggi Ca Modeano è gestita dai cugini Cisorio, che hanno solide radici nel territorio.

“Modeano si trova in una Regione, il Friuli-Venezia Giulia, nota per la qualità dei propri vini. Le sue varie zone viticole presentano caratteristiche differenti, consentendo di ottenere prodotti ricchi di personalità diverse, ma di assoluta eccellenza.

I nostri vigneti – osserva Andrea Cisorio-, si trovano nella Riviera friulana, Non sono particolarmente produttivi per quanto riguarda la quantità, ma conferiscono ai vini un carattere deciso e un’ottima struttura. Due fiumi scorrono rispettivamente a ovest e a est: il Tagliamento e lo Stella. I loro depositi hanno costruito nel corso delle ere glaciali i nostri terreni rendendoli profondi e ricchi di minerali. I terreni presentano una tessitura tra il franco e l’argilloso, sono ben drenati e resistono alla siccità estiva. Il clima presenta le minori precipitazioni di tutto il Friuli ed è temperato dalle brezze marine.”

Sostenibilità: una parola importante, spesso usata senza che se ne avverta fino in fondo il valore.

Sono trascorsi ormai quattro anni da quando Borghi d’Europa, grazie al Patrocinio di ESOF2020,Trieste Capitale europea della scienza, organizzò al Porto Vecchio di Trieste un incontro di informazione sui temi della sostenibilità. Da quel primo approccio è nato il progetto Eurosostenibilità, coordinato da Gianluigi Pagano, giornalista e scrittore di Bologna, direttore della rivista ND (Natura Docet) di Milano. Si è così snodato un itinerario di conoscenza, volto a scoprire la sostenibilità nelle diverse filiere produttive.

Borghi d’Europa si è impegnata a realizzare su questi temi una imponente campagna che si concretizzerà nella pubblicazione di oltre 1000 servizi informativi e nella realizzazione di almeno 20 trasmissioni multimediali, grazie alla rete del progetto L’Europa delle scienze e della cultura (Patrocinio IAI-Iniziativa Adriatico Ionica, Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella regione adriatico ionica).

Ma. soprattutto, bisogna che la sostenibilità non diventi soltanto uno slogan pubblicitario.

“A Ca Modeano – commenta Luca Cisorio-il rispetto dell’ambiente è una priorità. Abbiamo adottato la certificazione SQNPI (Sistema di Qualità Nazionale Produzione Integrata), che garantisce il rispetto delle regole sia nella coltivazione della vite che nella produzione del vino.

L’azienda è inoltre dotata di un impianto fotovoltaico, che copre i consumi elettrici. Sono state mantenute le siepi esistenti e sono stati messi a dimora ulteriori impianti arborei con l’obiettivo di ridurre al minimo l’impronta di carbonio derivante dall’attività. Nella gestione dell’interfilare si è scelto l’inerbimento permanente, con la restituzione al terreno della biomassa prodotta. Questa gestione ha consentito di elevare di molto la sostanza organica nel terreno. Il controllo dell’erba e dei polloni viene realizzato con soli mezzi meccanici, senza usare né diserbanti, né disseccanti. Le concimazioni sono ridotte al minimo e per i trattamenti si utilizzano prodotti a bassa tossicità, ricompresi in un elenco fissato dalla Regione Friuli-Venezia Giulia. Un consulente viticolo di grande esperienza ci affianca nel monitoraggio del vigneto e nella scelta degli interventi più opportuni. “

La tradizione enologica del Friuli-Venezia Giulia si basa su un ampio ventaglio di varietà di vitigni che danno origine a vini molto spesso mono varietali.

“A Modeano coltiviamo ben 13 diverse varietà di uva. Sono per noi quasi dei figli e difficilmente potremmo privarci di qualcuno di loro. I vini bianchi sono i più rappresentati, riflettendo una tendenza comune a tutto il Friuli-Venezia Giulia, ma i rossi rappresentano una tradizione che li ha visti nel passato prevalere. Ultimi arrivati, ma ormai perfettamente integrati, si sono aggiunti gli spumanti. Dalla scelta di creare vini particolari in piccole quantità, sono nate le nostre selezioni, vini che produciamo solo nelle annate migliori. Non potevano mancare i distillati, per ora rappresentati da una grappa artigianale dallo spiccato carattere “.

I vini di Ca Modeano verranno proposti nel corso degli incontri e delle degustazioni che Borghi

d’Europa promuoverà in Italia e in Europa, per informare chi informa.

“Sarà una occasione per valorizzare il Territorio in tutte le sue vocazioni. A tal fine – conclude Renzo Lupatin, Giornalista e Presidente di Borghi d’Europa – il Comune di Palazzolo dello Stella ha già messo a disposizione un dossier informativo curato dall’Assessore alla Cultura, Antonella Zanello.”

martedì 30 aprile 2024

Borghi d'Europa e la collaborazione informativa con il Parlamento Europeo - I vini di Orvieto e la Muffa Nobile (33)

 Le degustazioni di Borghi d’Europa




Situata in una zona rinomata fin dall’antichità per i suoi vini bianchi, la denominazione “Orvieto e Orvieto Classico”, DOC dal 1971, ricade in tredici comuni della provincia di Terni e in cinque comuni nell’Alto Lazio. Il disciplinare prevede che i vini possano essere prodotti nelle tipologie seccoabboccatoamabiledolcesuperiorevendemmia tardiva e la versione muffa nobile. Quest’ultima è il frutto di particolari condizioni igrometriche, influenzate dalla presenza del Lago di Corbara, che creano un microclima unico e favoriscono lo sviluppo della aristocratica muffa “Botrytis Cinerea” responsabile di una inconfondibile complessità aromatica.

La Botrytis, che preferisce in genere uve a bacca bianca dalla buccia piuttosto spessa, è un fungo che provoca l’appassimento dell’acino e di conseguenza la concentrazione degli zuccheri e di diverse sostanze estrattive che donano al vino aromi e sapori del tutto particolari, rendendolo unico. La muffa nobile si sviluppa in aree ben definite, come le zone pianeggianti e ricche di corsi d’acqua o laghi.



Il Vino:

Calcaia 2020 - Orvieto Classico Superiore DOC Muffa Nobile - Barberani - Orvieto (TR) - alc. 11,5% vol. -
Da uve di grechetto e procanico

La cantina della Famiglia Barberani, fondata nel 1961, è una importante realtà dell’enologia umbra situata sulle colline che dominano il Lago di Corbara. L’azienda, che è certificata biologica, segue un modello di agricoltura che preserva e valorizza la fertilità dei suoli, stimola la resistenza e la vigoria delle viti, anche con l’utilizzo di prodotti naturali e concimi di origine organica e vegetale. La raccolta delle uve è manuale, in cantina le operazioni sono orientate a rispettare la qualità dei frutti. Le vigne crescono su suoli sedimentari con presenza di fossili marini e agglomerati calcarei.

Degustazione: Giallo dorato lucente. All’olfatto rivela il suo carattere nobile con eleganti sentori floreali di fiori di lavanda e di camomilla, cera d’api, zafferano, poi delicati aromi di frutta matura, agrumi canditi, e nel finale lievi sfumature di grafite. Al palato è ricco, avvolgente, con una piacevole componente fresco-sapida. Vino di grande intensità aromatica e gustativa.

Abbinamento e temperatura di servizio: Ideale servirlo ad una temperatura di 12-14 °C in abbinamento a capasanta rosolata con foie gras, ma anche con pasticceria secca. Pregevole anche servito da solo, come vino da meditazione.

Note tecniche: Il vino Calcaia, prodotto per la prima volta nell’anno 1986, è il risultato della sperimentazione sulla “Muffa Nobile” iniziata già alla fine degli anni Settanta da Luigi Barberani. Le uve botitrizzate vengono raccolte in più passaggi tra ottobre e dicembre, al fine di raccogliere solo i frutti attaccati dalla “Muffa Nobile” e lasciare di volta in volta quelli non ancora pronti sulla pianta.



Buona degustazione!!!



Antonella Pianca



domenica 28 aprile 2024

VINOCALCIANDO nel progetto ' Borghi d'Europa e la collaborazione informativa con il Parlamento Europeo' – Il 27 maggio alla Trattoria agli Alberoni alla Brussa (Caorle)

 






Alla Trattoria e alloggi Agli Alberoni, alla Brussa (Caorle), lunedì 27 maggio dalle ore 17,00.


VINOCALCIANDO nasce a Udine da un'idea di tre amici Dante, Mauro e Claudio di voler giocare una partita di calcio (cuochi contro camerieri) e degustare ottimi vini e prodotti enogastronomici a fine match.

VinoCalciando conserva oggi il nome, ma soprattutto lo spirito. La serata di degustazione viene rinnovata di anno in anno e parte del ricavato è sempre devoluto in beneficenza. La Trattoria e alloggi “Agli Alberoni” è da diversi anni partner dell'evento e ospita la serata nel suo grande giardino. Una location unica, in Brussa immersa nella campagna a due passi dal mare dell'Oasi Naturalistica di Vallevecchia (Caorle).



Borghi d'Europa aveva partecipato per la prima volta a Vinocalciando nel 2023, assicurando alle

aziende un servizio di ufficio stampa su misura.


Nel 2024 i giornalisti e i comunicatori hanno inserito la manifestazione nel progetto 'Borghi d'Europa e la collaborazione informativa con il Parlamento europeo' che prevede :


-la realizzazione di servizi informativi (non pubblicitari) sulle aziende partecipanti e la loro

pubblicazione in giornali (online, stampa e tv) nelle regioni d'origine e a livello nazionale ;


  • la realizzazione di servizi, con interviste multimediali nel corso della degustazione ;

  • la documentazione del lavoro, con rassegne stampa puntuali, 'dopo' l'evento


mercoledì 27 marzo 2024

MILANO VETRINA DEL GUSTO: ALCUNI EVENTI MIRATI SECONDO BORGHI D’EUROPA

 

 




Da Vini di Vignaioli al format itinerante Eustachiora, passando per un’ottima degustazione all’Osteria del Treno

 

Milano, 27 Marzo 2024- La redazione della Testata Giornalistica Borghi d’Europa ha partecipato attivamente a tre diversi appuntamenti di degustazione a Milano prima della Santa Pasqua, momenti nei quali la cultura del vino è stata promossa in maniera efficace.

Il primo appuntamento è stato il Salone del Vino Aritgianale Vini di Vignaioli, tornato a Milano allo Spazio Mosso dopo oltre dieci anni e focalizzato sulla valorizzazione dei vini autoctoni naturali e digeribili, che ben rappresentano i rispettivi terroir d’origine.

Qui Borghi d’Europa ha molto apprezzato le etichette Spontine della Società Agricola Oppeddentro (An),quelle del Collio di Draga di Mitja Miklus,poi dall’Oltrepò Pavese i vini di Castello di Stefanago, di Tenuta Fornace di Rovescala (Pv) e di Emilia Pennac da Torrazza Coste (Pv),dalla provincia di Pordenone in Friuli i vini di Terèn, dal Trentino quelli dell’Agricola Foradori di Mezzolombardo (Tn), poi da Acqui Terme in Piemonte i vini dell’Azienda Agricola I Versanti ed infine, dal Trevigiano le etichette di Terre Grosse.

Il secondo momento di degustazione si è svolto presso la celebre Osteria del Treno, nella suggestiva Sala Liberty, dove è stato presentato agli operatori del settore il catalogo di vini della distribuzione di Gianpiero Aprile, con alcuni produttori presenti, che hanno potuto raccontare la loro filosofia produttiva.

Davvero interessanti le bollicine franciacortine de Le Cantorie di Gussago (Bs), quelle di Pinot Nero dell’Oltrepò (e anche i Pinot Nero vinificati in rosso) de La Manuelina di Santa Maria della Versa e di Le Fiole di Montalto Pavese (Pv), i vini dei Colli Tortonesi de I Carpini di Paolo Ghislandi, poi da Langhe e Roero sicuramente i vini di Poderi Colla di Alba e quelli di Poderi Moretti di Monteu Roero (Cn) ed infine gli ottimi bianchi di Vignis di Marian da Farra d’Isonzo (Go).

Assieme a questi ottimi assaggi all’Osteria del Treno, gli operatori del settore hanno potuto gustare anche delle Trofie al Pesto, prodotto sia con aglio che senza dalla Compagnia del Pesto Genovese.

Il terzo e ultimo momento di degustazione nella metropoli meneghina è stato il format itinerante Eustachiora, ripreso in vista della bella stagione, che ha visto protagonista l’Azienda Vitivinicola La Biòca, realtà langarola di Serralunga d’Alba (Cn) nei tre locali del distretto di zona Eustachi nella settimana dal 18 al 26 marzo appena trascorsa.

La Biòca ha presentato queste tre etichette: prima da Sapori Solari il Langhe Doc Rossese Bianco Cyrogrillo (85% Rossese Bianco e 15% Incrocio Manzoni Bianco), poi da Bubu il raro Verduno Pelaverga Doc Daje Mach, mentre al locale Polpetta Doc il Nebbiolo D’alba La Pipina.

Così va bene!

sabato 2 marzo 2024

Borghi d’Europa e la collaborazione informativa con il Parlamento Europeo – Il Percorso La Via del Pane e il pane di Ballanzano (Perugia)

 


”Borghi d’Europa e la collaborazione informativa con il Parlamento Europeo” è una iniziativa inserita nel progetto che rinnova ogni cinque anni la scelta dei luoghi da valorizzare e far conoscere.

In occasione delle elezioni europee 2024 (così come era avvenuto nel 2019), la rete di informazione Borghi d’Europa riprende infatti la selezione dei Territori da inserire nei progetti del prossimo quinquennio.

In collaborazione con il Parlamento Europeo e la sua community insieme-per.eu Borghi d’Europa accompagna le azioni delle istituzioni europee affiancandole nel sollecitare la partecipazione dei cittadini dei Borghi alla consultazione europea.

insieme-per.eu è una comunità di persone che credono nella democrazia e che vogliono darle un significato reale con l’avvicinarsi delle prossime elezioni europee. Mette in contatto persone provenienti da tutta Europa perché possano incontrarsi, condividere conoscenze e acquisire nuove competenze, incoraggiando nel contempo altre persone a votare nel 2024.

Avvicinare l’Europa alle comunità locali

La rete europea di consiglieri regionali e locali è un’iniziativa a cura delle istituzioni dell’Unione europea e rivolta ai rappresentanti politici eletti con un mandato a livello regionale o locale in uno degli Stati membri dell’UE.

Chiunque, nella sua funzione di consigliere locale o regionale, sia interessato a saperne di più su ciò che l’UE può fare per la sua comunità locale, a entrare in contatto con i membri del Comitato europeo delle regioni (CdR), a condividere punti di vista e a fare rete con altri consiglieri di tutta Europa, è il benvenuto sulla rete di #EUCouncillors.

La rete Borghi d’Europa ha deciso di un creare un Percorso dedicato ai temi dei Mulini e delle Vie del Pane, tra le grandi iniziative di informazione del progetto L’Europa dellel scienze e della cultura.

Il circuito organizza e promuove dei percorsi per mettere a confronto idee, progetti, capaci di seguire il filo logico della valorizzazione rispettosa degli equilibri sociali culturali e ambientali dei territori di riferimento.Sono previsti incontri e stages di informazione nei territori,per raccontare a giornalisti e comunicatori le storie dei borghi e delle loro culture.

Ogni ‘tappa’ tocca i luoghi, le storie, i protagonisti della filiera agroalimentare.

Il progetto era stato presentato nell’aprile del 2019 presso la sede del Parlamento Europeo di Milano.

Con le noci, con il formaggio, con lo strutto, “sciocco” e persino con il mosto d’uva. Il pane dell’Umbria vanta una lunga tradizione. Sin dalle primissime ore del mattino le stradine di Perugia, Terni, Spoleto, Assisi, Foligno, Todi, Bastia, Foligno, Orvieto sono invase dal profumo di filoncini e prodotti da forno. Da sempre associata a quello senza sale, la bella regione conta in realtà numerose tipologie diverse di pane che si caratterizzano per la qualità degli ingredienti e i metodi di lavorazione dei “fornai artigiani”, oltre a diversi sfizi e torte salate dalla storia secolare.

Pane senza lievito di Balanzano

A Balanzano, Ponte San Giovanni e Perugia si produce un pane particolare senza lievito di birra: l’impasto è fatto con acqua, farina e fermenti e prima di essere infornato deve lievitare a lungo, per almeno 8 o 9 ore.

L’aspetto che tuttavia sembra più caratterizzare il pane umbro è l’assenza di sale nel suo impasto. Questa caratteristica è dovuta ad un complesso di ragioni ambientali, economiche e alimentari.

Nella nostra regione, infatti, la natura interna e montana del territorio, distante dalle coste marine e quindi dalle “saline”, ha reso da sempre difficile e costoso l’approvvigionamento del sale.

Il pane sciapo, inoltre, si conserva meglio e meglio si abbina ai sapidi prodotti della nostra norcineria e tradizione casearia.

CURIOSITÀ

Secondo alcuni studiosi, l’origine del pane sciapo umbro è perfettamente databile: nel 1540 Perugia, che contava allora circa 20.000 abitanti, benché sotto il dominio papale, conservava ancora libertà civiche. E queste se le giocò appunto “per un pugno di sale”.

Papa Paolo III aveva infatti deciso di imporre a tutti i sudditi l’aumento di 3 quattrini per libbra sul prezzo del sale.

I Perugini, per non sottostare all’imposta, ne limitarono al massimo il consumo, compreso il sale impiegato per fare il pane. Seguì anche una rivolta, la leggendaria Guerra del Sale, subito domata con la forza: da allora la libera città di Perugia fu formalmente sottomessa al potere diretto del pontefice.

E per lo stesso motivo, ovvero la lotta contro l’esoso fisco papalino, si narra che agli inizi del Settecento gli Spoletini decisero infine di comprare meno sale, a causa della pesante tassa di cui era gravato. Conseguenza di quella economia fu la cottura del pane nel forno a legna senza sale, per poi accorgersi che in fondo non era poi così male…